LUI!

    Io e ll'asino mio! In oggni cosa
Ve sce ficcate voi pe Ccacco immezzo.
In ogni freggna sce mettete un pezzo
Der vostro, e jj'appricate la scimosa.
    Ma, ffratèr caro! e ssete stato avvezzo
Co sto po' dd'arbaggìa prosuntuosa?
Tutto sapete voi! ggnente ha la dosa,
Si pprima voi nun je mettete er prezzo!
    "Io vado, io viengo, io dico, io credo, io vojjo:
L'ho ffatt'io, l'ho vvist'io, sce sò annat'io..."
Pe ttutto sc'entra l'Io der zor Imbrojjo.
    Chi ssete voi? la tromma der Balìo,
Er Papa, Marc'Urelio in Campidojjo,
la Santa Tirnità, Ddomminiddio?!

          Roma, 14 gennaio 1833

Giuseppe Gioachino Belli, Sonetti

Dai versi in romanesco alla prosa in italiano

LUI!

Io e l'asino mio! In ogni cosa vi ci ficcate voi per Cacco in mezzo. In ogni fregna ci mettete un pezzo del vostro, e ci applicate la giunta. Ma, fratello caro! e se siete stato così avvezzo con questo po' di boria presuntuosa? Tutto sapete voi! Niente ha la misura, se prima voi non ci mettete il prezzo! "Io vado, io vengo, io dico, io credo, io voglio: l'ho fatto io, l'ho visto io, ci sono andato io..." per tutto c'entra l'Io del signor Imbroglio. Chi siete voi? la tromba del Balio, il Papa, Marco Aurelio in Camidoglio, la Santa Trinità, Domineiddio?!

MARCO AURELIO

Per saperne di più

La statua equestre di Marco Aurelio, che prima era in piazza del Laterano, fu collocata nel centro della piazza nel 1538 da Paolo III su suggerimento di Michelangelo che ne disegnò il basamento. A quella data risaliva anche l'istituzione della carica onorifica di "Custode del Cavallo" su nomina papale, molto ambita dai nobili romani.
Cacco era un personaggio immaginario ed indicava chi stava sempre in mezzo in modo fastidioso.